Memorie

Brani di diari privati e album di ricordi per le avventurose vite degli emigranti, provenienti da archivi pubblici e privati e pubblicazioni.

1941, Buenos Aires, Antonio C, Lettera alla moglie

Mia cara e affettuosa moglie addolorata,
con la mia presente ti notifico l’ottimo stato della mia buona salute che fino oggi grazia Iddio me la passo molto bene, come pure il mio fratello e sua famiglia. Auguro che la mia presente vi trovi anche a voi tutti della mia e tua famiglia. Dunque mia cara addolorata io sono a più di un mese che non vi scrivo – per la cagione che giusto come vi o detto alla scorsa mia lettera – che dal giorno I agosto si chiudeva il Cinematografo. Ora il Cinematografo e chiuso il 4 agosto – e siamo tutti senza lavoro. Ora il giorno 7 agosto – il cinematografo – un altro padrone se la affittato – dove quale non voleva sapere niente di tutto il personale che lavoravamo qui. In fin siamo rimasti tutti senza lavoro. Ora il Cinematografo lo fanno di nuovo, io sono del giorno 4 agosto fino oggi che ancora dormo qui e finalmente dopo tanto camminare e dopo tante raccomantazione – il nuovo padrone mi a chiamato ieri e mi a detto Antonio tu e il tuo fratello restano a lavorare con me, però tutti gli altri non lo voglio, e ogi mia cara sto molto contento che resto io e il mio fratello a lavorare con il nuovo padrone […]. Dunque mia bella, sono stato 15 giorni che non o potuto dormire la notte – ero tanto grasso che pesavo 83 chili e ora peso 79, figurati il male sangue che mi o fatto penzando notte e giorno che restavo senza lavoro con questi brutti tempi […]. Dunque ieri sono andato personalmente a dare la notizia al mio fratello Vito, dove dallalegria ci abbiamo bevuto una bottiglia di vino cada uno […]. Da me mia bella avete un forte abbraccio con un bel bacione tuo aff.mo sposto che tanto vi ama e vi penza. Antonio C.

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