Lettere
Qui troverai lettere di emigranti italiani dal 1820 fino al 1920, da Argentina, Brasile, USA ai loro parenti in Italia. Da archivi pubblici e privati o pubblicazioni.
1933, Argentina, Sebastiano Tropini
Fonte: MaríaJosephinaCerutti, “Vorremmo essere due rondini per poter volare costì”. Famiglie sanbuchesi emigrate in Argentina, Centro documentazione Valle Stura, Primalpe edizioni, Cuneo, 1992, pp. 5-54
Sebastiano Tropini, lettera ai genitori, spedita da Segui  (provincia di EntreRíos) il 28 marzo 1933. Pubblicata in  MaríaJosephinaCerutti, “Vorremmo essere due rondini per poter volare  costì”. Famiglie sanbuchesi emigrate in Argentina, Centro documentazione  Valle Stura, Primalpe edizioni, Cuneo, 1992, pp. 5-54
Cari  genitori Tropini e Chiardola,Veniamo con la presente lettera per farvi  sapere nostre notizie. Grazie al supremo stiamo in buona salute […] Dopo  aver emigrato e pasatto anni lavorando di servitori sempre col l’animo  sempre con quella forsa che deve avere un buon lavoratore un buon  Italiano e vale dire un sambuchese che vanno ai paesi stranieri per  vincere o morire.Cari genitori entrambi. Voliamo noialtri raccontarvi un  pocho la vita nostra oggidi dopo aver sofferto guadagnando un misero  salario el pane di sette croste l’america viene pintorescha nei libri  viene bella nelle parole viene tutte rose senza spine. Però non e  cosi. Noi due che siamo sempre stati lavoratori saviiAbiamo  colla grazia di Dio, vinto vale dire saliti di abbasso dominio. Ora  lavoriamo per conto nostro. Nelle nostre piccolezze se Dio vuole  lavoriamo 68 Etare e abbiamo tutte le arnesi neccesari per lavorarle e  più abiamo 25 cavalli che e il nostro divertimento per  attacarlial’aratro perché sono cavalli puledri che non sono stati  acchiapati mai solamente di noi due e sono bastante matti. Pero  l’italiano che sappia essere e vuole vincere domina anche i cavalli.  Genitori se voialtri vedessi la casa che noi abitiamo lavorata vale dire  fatta da noi due medesimi e di fango con paglie di lino e coperta di  zingo casa che a voi le daria incantabile nel vederla. Già abbiamo  seminato avena per i cavalli e più tardi racatarla di 10 ettare lavoro  di due giorni senza affaticarci. Altre novità nessuna saluti di tutti i  Sambuchesi residenti in Americha e farete tanti saluti a tutti quelli  deche domandino de noi e della lontana Argentina ricevette i più sinceri  saluti e abbraci de vostri figli e frattelli. Sebastiano Tropini e  Giovanni Chiarola
   Sebastiano Tropini - 1933 | 
                    
                
  Sebastiano Tropini - 1933
                    

