Lettere

Qui troverai lettere di emigranti italiani dal 1820 fino al 1920, da Argentina, Brasile, USA ai loro parenti in Italia. Da archivi pubblici e privati o pubblicazioni.

1968, Fortin Tiburcio, Famiglia Rossignoli

Fonte: Archivio Ligure Scrittura Popolare

Famiglia Rossignoli

(Documenti conservati in ALSP – Informazioni tratte da G. Franchini – disponibili copie dei documenti)

Epistolario tra Argentina e Monterosso (La Spezia) negli anni 1928-1980.I protagonisti sono due fratelli: Domenico e Angela Rossignoli, quest’ultima titolare di un piccolo negozio di alimentari a Monterosso.Domenico Rossignoli, nato nel 1891, è il primo e l’unico figlio maschio sopravvissuto di Nicola e Brigida Alzari, un pescatore e una contadina di uno dei borghi delle Cinque Terre. Angela è invece la sorella minore di altre tre figlie. Nella sola cerchia famigliare di Domenico sono emigrati nello stesso periodo un fratello ed un cugino del padre, il primo per andare a gestire un caffè a Rosario, il secondo stabilitosi a Santa Isabel (provincia di Buenos Aires) con la moglie pure originaria di Monterosso. Un altro cugino del ramo materno era titolare di una cospicua attività commerciale a Fortin Tiburcio, una cittadina di poche centinaia di abitanti nel circondario agricolo di Junin, a 310 Km da Buenos Aires.La famiglia di Domenico rimasta a Monterosso si occupava del negozio di alimentari e di altri piccoli lavori di sussistenza come la coltivazione di alcune fasce di terreno, il trasporto di strame di vegetale per i campi, la raccolta di fascine di legna per alimentare un forno dove, dietro compenso, i vicini andavano a cuocere il pane. Domenico, prima di lasciare l’Italia lavorava anche come scalpellino nella cava di pietre di Punta Mesco, mentre il padre, morto nel 1917 apparteneva a quella schiera di emigranti che in Argentina chiamavano “golondrinas” (rondini), ovvero coloro che grazie all’inversione stagionale, non senza fatica raggiungevano nei mesi invernali il continente sudamericano per la raccolta del grano, per poi rientrare in Italia all’inizio della stagione della pesca delle acciughe.Domenico decide di emigrare in Argentina nel 1910, previo sondaggio presso lo zio di Rosario che si dichiara disponibile ad accoglierlo. In Argentina Domenico lavora inizialmente nel caffè dello zio, conosce e sposa Geronima, sua cugina di primo grado. Dopo il matrimonio si trasferisce a Fortin Tiburcio, dove ottiene un impiego che conserverà per tutta la vita, nella maggiore attività commerciale del posto, il magazzino di Girolamo Alzari, con cui è legato anche da lontani rapporti di parentela. Negli anni Cinquanta si ritira dal lavoro e vive di rendita grazie ad alcuni capitali investiti in una società di commercio di cereali e ad alcuni depositi bancari in Italia. Le lettere arrivate in Italia sono ricche di informazioni sui rapporti che Domenico continua ad avere con i parenti in Argentina ma soprattutto con l’Italia. Fino agli anni Cinquanta i rapporti con Monterosso sono strettissimi anche grazie ai continui passaggi di persone da una sponda all’altra dell’Oceano. Nicola Viviani, nipote di Domenico, emigra a Fortin Tiburcio nel 1948, dopo che lo zio gli ha trovato un impiego nel magazzino Alzari. Lì verrà raggiunto due anni dopo dalla moglie che lavorerà per un periodo nello stesso luogo. Nel primo dopoguerra Domenico spedisce a più riprese pacchi contenenti generi alimentari in Italia: caffè, cacao, zucchero e matasse di lana, ma anche prodotti dell’industria alimentare. Per essere certo che i pacchi arrivino a destinazione, Domenico è solito ricorrere ai servizi di un compaesano, marinaio in una nave impegnata sulla linea Genova Buenos Aires.Grazie alla corrispondenza Domenico, che in alcune lettere si firma Domenigo, riuscirà negli anni a mantenere un ruolo di guida all’interno della famiglia rimasta in Italia, dando a più riprese consigli alle sorelle rispetto al lavoro e alla vita privata.

Alcune lettere sono occupate dai problemi della spartizione dei beni famigliari ancora indivisi e dal tentativo da parte di Domenico di gestire le vertenze e i conflitti famigliari, cercando di preservare i buoni rapporti. Con le lettere dell’ultimo periodo sembrano riaffiorare i ricordi e i sentimenti di una persona ormai lontana da Monterosso da molti anni. Negli anni Settanta si assiste addirittura ad una inversione di ruoli, nel momento in cui le sorelle rimaste in Italia intervengono in aiuto di Domenico, sorpreso delle difficoltà economiche per effetti disastrosi sui risparmi dovuti all’altissimo tasso di inflazione che colpì in quegli anni l’Argentina.   

Alcune brani di lettereDomenico Rossignoli alla sorella AngelaFortin Tiburcio 24 Maggio 1968Carissima Sorella AngelaDa vari giorni avevo l’intenzione di scriverti dovuto al tuo ritardo della mia lettera credendo che si fosse smarita. Or sono pochi giorni ricevo la tua lettera di data 5-5-68 contenti della tua salute noi grazie a Iddio andiamo bene. Mi dici che vengono molta gente per affittare le case per la stagione come pure gente di paesi par certo che il paese per la sua forma di essere in otrora tempo a cambiato molto si cambia con giudizio ben venuto sia, però se è in forma artificiale chissà che cosa potrà venire molti si affanano per una vita felice per ottenere varie penzioni, non cè dubbio che altri chissà più meritevoli ne avranno una sola ò niente, in fine non besogna approfittarsi se nostra Patria momentaneamente sta in regulare condizione economiche, dovuto al buon giudizio del Governo, però il merito più grande è dei grandi è dei grandi industriali , che vendono merci in tutte le parti del mondo, e danno molto lavoro questa è la verdadera richezza Ditalia se le industrie vanno a meno allora nascerà la miseria la discordia scioperi e tante altre cose che né approfittano i comunisti e tutti questi che li promettono quello degli altri.Ti parlerò un poco di qui il tempo è secco non piove in tutto il territorio della Repubblica il pregiudizio è grande per il bestiame che non cià di mangiare salvo quelli che fanno previzione di pasto secco, in fardo o silo, il tempo non cià mira di piovere, gelate fino adesso sono state poche e liggere 0 grado, nel giorno 15 o 20 gradi. La raccolta del mais già è finita avanti lo falciavano a mano adesso con le machine in poco tempo fanno la raccolta del mais che dura poco tempo. Adesso viene la parte più importante la salute della sorella Elvira e del suo marito molto lo lamentiamo aspettiamo e preghiamo alla Santa Vergine che tutto vada bene e che possano recuperare presto la salute li farai presente i nostri auguri: bene cara Angela sinceri tanti saluti tuo fratelloDomenico R.Fortin Tiburcio 18 Ottobre 1975Carissima Sorella AngelaGià è passato molto tempo che ho ricevuto la tua cara lettera saranno circa tre mesi.Aspettiamo che la presente ti incontri in buona salute, noi regolarmente bene, però li hanni fuggono e non ritornano più. Il giorno tre di questo mese si è festeggiato santa Teresita patrona di questo paese e venuto la banda di musica il Vescovo, così che si è fatto una grande processione lungo il paese. Assisterono molta gente e dopo la processione la santa fù un atto solenne la gente molte contenta e c’è statto molta comunione. Desideriamo di cuore che la festa di nostra Madonna di Soviore [patrona di Monterosso n.d.a.] risulti bene e che concorrano molta gente ad accompagnarla. Dobbiamo essere religiosi convinti che meglio non no potiamo offrire tanto per i poveri e ricchi al mio parere è il miglior camino libero e giustizia. Sono contento che di quando in quando faccia celebrare una mesa per i nostri genitori e anche per i nostri defunti nonni e il migior omaggio che si può fare ricordarli altra cosa imposibile.Referente alle merci sempre in aumento fino cosa che pare imposibile che di un giorno all’altro abbia tanta diferenza un chilo di caffè 12.000 un chilo di zucchero 24 e chilo di rizo 2000 1 chilo di pane 1150 1 litro di vino 1300, 1 chilo formaggio Reggiano 11000 = 1 L olio di semi 4000 1chilo banane 1800, 1 L di petrolio 200 = 1 chilo di patate 2500, 1 chilo di cipolle 2300, 1 chilo di pasta 3000, 1 L late 700, i tessuti sono cari, scarpe per uomi 50 più 60, 70 mila secondo clase, in generale la gente vive non si nota miseria ci sono chi guadagnano bene, pure ci sono queli che devono guardare come … i soldi, in fine si va avanti sempre con speranza che tutto vada meglio.Le cartoline che mi porti le abiamo ricevute molte grazie per parte di tutti. Cili Alzari il giorno 16 a tenuto un maschietto tutto i andato bene, Cili una mattina presto ci ha preso una fotografia di ambo e mi a detto che ti la rimessa non so se l’ai ricevutta.Bene cara sorella aspetto che questa ti incontri bene, anche tutte le sorelle e nipoti e parenti che li farai presente i nostri saluti. Nicola come li va con il suo negozio la signora Anna aspettiamo sian allegre e vuapa Carlos e Domingo li vedo grandi già penseranno per l’avenire che desidero che sia prospero. Tanti saluti per parte della Caterina Emma Geronima Tito e in fine di tutti e del tuo fratello un forte abraccio tuo fratello

Domenigo Rossignoli

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